PARENZI
Via, via gli scrupoli. Le promesse fatte a diciassette anni non hanno valore. A diciassette anni si deve saper godere la vita, che è bella. I giovani anni sono, nella spensieratezza, freschi e musicali, come fresca e musicale è l'acqua, che gorgoglia alla sorgente; come fresca e musicale è l'aurora, sul nascere del giorno. Godiamo, quindi, fin che ci è concesso di godere, nella fuga del tempo.
FRANCESCO
Ho fatto, poco prima, quasi lo stesso ragionamento a mia sorella e a Pacifica, ma vi confesso che l'ho fatto con non troppa convinzione. Mi sembra che da un momento all'altro, ben altra fiamma debba accendersi a illuminare il mio buio spirito.
PARENZI
Non vorrai diventare eremita e santo anche tu.
FRANCESCO
Santo magari no. Non ne ho proprio la vocazione; ma vivere un po' più... cristianamente, lo credo possibile.
PARENZI
Unitamente alla piccola fiamma, dagli occhi luminosi. Appunto, come va il piccolo idillio...
FRANCESCO
Idillio di che?!...
PARENZI
Non fare l'indiano. L'idillio con la bella Pennacchietti...
FRANCESCO
Ma che idillio! Le nostre famiglie, strette da lunga amicizia, s'incontrano. Noi, cosa naturalissima, parliamo, cantiamo, ci scambiamo i poetici fiori della giovinezza.
GIOVANNETTI
Basta ora con questi discorsi. Non siam venuti per fare filosofia o poesia. Questa sera, in omaggio alla vita, vi sarà a casa mia una delle consuete festicciuole alla quale non dovrai mancare.
PARENZI
Non vi dovrai mancare. Ancora una volta canteremo col poeta gaudente:
«Quant'è bella giovinezza
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