Umberto Adamoli
L'ANGELO DEL GRAN SASSO
(Dramma storico in quattro atti)


Pagina 33
1-5- 10-15- 20-25- 30-35- 40-45

[Indice]


     PACIFICA
     Chiacchiere. Vi è sì tra i due, una certa simpatia, ma niente altro. Sono tanto giovani! Domani, poi, Francesco, accompagnato dal fratello Domenicano, che verrà a prenderlo, partirà per un lungo viaggio.

     CHIARA
     Domenicano! Che voglia farsi pure lui religioso... No, no. Non ne ha proprio l'aria. Frequenta le chiese, è vero, con molta devozione, ma ama, nella studiata eleganza, le festose compagnie.
     Che ne dite voi?

     PACIFICA
     Che volete che ne dica! Spesso avvengono fatti tra noi esseri terreni, che, a giudicarli superficialmente, possono sembrare strani, ma che in effetto non lo sono.
     Non si scende mai, mia cara, a scrutare in profondità nel mistero del cuore dell'uomo, come non s'arriva mai a capire quali siano le leggi che regolano gli eventi umani. L'osservazione di questo albo produce in me le più melanconiche considerazioni. Esso raccoglie, come in un santo campo, le sembianze e le epigrafi dei caduti di questa famiglia, lungo il cammino della vita.

     «Beati quelli che se ne vanno!», si ripete ovunque, ma mestamente. La verità è che le partenze, senza ritorno, straziano sempre il nostro povero cuore.

     CHIARA
     E' proprio così e io lo so per dolorosa esperienza. Dopo certe sventure si può ancora ridere, ma con le labbra, non più col cuore. Povero Pippo!
     E' bene, quindi, che i giovani godano, fin che è concesso a essi di godere.

     PACIFICA
     E' giusto quel che dite, ma è pure inevitabile che i giovani, nella loro sete di godimento, sentano il bisogno di comprendere la vita nel suo giusto valore.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]

Umberto