Tutta l'agitazione gravitava intorno a un centro, la famiglia Cairoli, riservata a così alti destini. Benedetto, il maggiore dei fratelli, e per il suo passato, e per le nobili doti del cuore e della mente, esercitava su tutti noi una influenza incontestata. I fratelli minori, simpaticissimi, si distinguevano già per una temerità eccezionale. La madre, donna Adelaide, accoglieva e incoraggiava, conquistando tutti con la gentilezza singolarissima dei modi. L'intera famiglia, strettamente unita dal più vivo affetto, aveva fino da quel tempo, dedicato alla patria e vite e sostanze, e non indietreggiava dinanzi ad alcun sacrificio, che potesse tendere allo scopo.
Insieme con quelle anime nobilissime, c'insegnavano a servire la patria Angelo Bassini, già provetto, che c'intratteneva della difesa di Roma, cui aveva preso parte, e della sua familiarità con Pippo (così chiamavasi fra gl'iniziati il Mazzini); Giacomo Griziotti, che ci consigliava con l'autorità dell'esperto cospiratore; Berduca, i fratelli Novaria, e tanti altri pavesi, che ci colpivano potentemente la fantasia con l'audacia de' propositi e de' desiderii. Un Franzini ci offriva sovente cordiale ospitalità per le riunioni segrete. |