Di Curtatone....
Ci eravamo dato convegno a Genova, perché essendo noi decisi, in omaggio ai principii, a combattere sotto gli ordini di Garibaldi, e non sembrando allora ben indicata la destinazione dei nuovi corpi che si costituivano, né bene stabilito a chi verrebbero affidati, volevamo chiedere un parere ai più sicuri amici del generale, che colà dimoravano. E questi ci consigliarono a rimanere a Genova, e ad aspettare: il Bertani, perché non vedeva la situazione politica bene delineata, non fidando egli nelle intenzioni del governo riguardo a Garibaldi; il Medici, perché voleva pigliarci con sé nel corpo che gli sarebbe toccato di comandare, essendo noi un nucleo di giovani gagliardi e arditi. E noi, indecisi, rimproverati della nostra inerzia dalla coscienza e dall'esempio di tanti compagni già entrati nell'esercito, non sapendo che cosa risolvere, passavamo le giornate a tirar di sciabola nella sala d'armi, o a nuotare in mare alla spiaggia del Bisagno nonostante la rigida stagione, o a bisticciarci come avviene quando regna il cattivo umore, invidiando i profughi dei Ducati, i quali arrivavano a frotte dalla Spezia, e, senza tanti scrupoli, si avviavano a Torino ad indossare la divisa delle truppe regolari. |