I miei parenti, dopo averci veduti sfilare dai poggioli di casa Negroni, venivano appunto in cerca di me, quando li incontrai sul Corso; mi presero in carrozza: e in mezzo alla folla, che applaudiva e scoccava baci, attraversai Milano. Fu allora che dissi a mia zia Besana, la quale ne rimase tanto scandalizzata: “Mi paiono tutti matti”, e credo proprio sia quella la più esatta espressione del senso che prova il soldato, dopo molte settimane di esistenza randagia, alle prime fervide manifestazioni di amore.
E si riprese la solita vita di marce e di attendamenti, attraverso le campagne lombarde, su le strade polverose, fra gl'interminabili filari di pioppi, confortati però sempre dalle acclamazioni generali. Nei più umili villaggi ci si preparavano, per dissetarci, recipienti con acqua, o, se la condizione della famiglia lo permetteva, con vino; e le giovani contadine ci offrivano i frutti della stagione o le ova fresche, che sorbite di un fiato, passando, tanto ci ristoravano. |