Il nostro vecchio colonnello Massa fu presto ferito ad un ginocchio, e venne trasportato via. Lo udii gridare dalla portantina, su cui l'avevano adagiato: “A l'è ferì l'vost courounel, avanti granatiè, evviva l'Re”., Quanto al generale Scozia, non lo vidi che un istante presso ad un cascinale.
I nostri pesanti fucili ad avancarica, di grande calibro e di piccola portata, non ci permettevano se non di sparare pochi colpi. Io che fui costantemente nella mischia, bruciai undici cartucce; ma dopo i primi tiri, sentivo il braccio intorpidito pel maneggio della lunga bacchetta nella canna insudiciata, e risparmiavo il fuoco per la fatica che dovevo fare nel ricaricare. Al mio capitano, che ci ordinava di sparare verso una siepe, dietro cui gli sembrava di scorgere dei nemici, dissi: “ma io non vedo nessuno; mi permetta di tener da conto il mio colpo”: Ed egli, accettata la scusa, mi perdonò l'audacia della risposta. Tiravo poi sempre nei gruppi, perché mi repugnava per istinto dal pigliar di mira, come al bersaglio, un uomo. |