Vi accorremmo difilato, e fummo accolti da una gentildonna, distintissima, la quale, attirata e dalla bizzarria della richiesta e dalla franchezza degli invitanti, che dopo tutto avevano l'aria di giovanotti per bene, rise della trovata, e informatasi dei particolari, assunse, insieme con il marito, l'impegno di provvedere lei a tutto quanto riguardasse gl'inviti. Noi, superbi del risultato, ritornammo, fra le acclamazioni degli amici increduli, che ci avevano già apparecchiati i fischi, per mettere in atto l'altra parte del programma.
Questo fatterello, riferito anche da Massimo Du Camp nella sua Expedition des Deux Siciles, ma con tanti ricami e tanti apprezzamenti da snaturare la semplicità cordiale, dà una idea del brio che regnava nel nostro stato maggiore. In esso infatti si raccoglieva un insieme di persone, che per la varietà delle origini, e la singolarità dei caratteri, costituiva come un piccolo mondo. |