Giulio Adamoli
DA S. MARTINO A MENTANA
(Ricordi di un volontario garibaldino)


Pagina 111
1-20- 40-60- 80-100- 120-140- 160-180- 200-220- 240-255

[Indice]

     Destinati nuovamente a rimanere in prima linea, installammo l'ufficio a Santa Maria in casa Teti, mentre i picciotti davan prova agli avamposti di saldezza e di disciplina, sopportando al sereno, senza cappotti e senza tende, le fredde e piovose notti dell'ottobre, e mostrando la maggiore correttezza nel disimpegno delle operazioni militari in faccia al nemico, perfino nel ricevere, con le formalità di prammatica, i parlamentari, che spesso ci si presentavano per lo scambio dei prigionieri o per l'invio dei dispacci.
     Al solito, perché ai primi del mese, ricomparvero a Santa Maria i due amici polacchi, i quali, questa volta s'intrattennero lungamente a raccontarci le loro prodezze durante la battaglia, dicendoci di aver percorso in una carrozza a due cavalli le linee dei combattenti, e riscaldandosi e volendo riscaldare anche noi: “de notre voiture nous avons tout vu:.... le combat était superbe....”; e via di questo passo; e intanto, intascavano il gruzzolo di monete d'oro della paga. Il Frigerio ed io per molti e molti anni non potevamo rammentarli nell'atteggiamento di quel giorno, senza riderne di gran cuore.

     Il 14, surrogati da altri reggimenti, rientrammo a Caserta, e nell'appartamento della reggia riprendemmo le nostre antiche abitudini, tranquille e metodiche. L'ufficio richiedeva molto lavoro; ma si profittava di ogni ritaglio di tempo per galoppare nel parco, per visitar gli amici, per fare una corsa a Napoli. Una volta, informati che si doveva provare una nuova batteria, ci spingemmo il Gatti ed io, fino a Sant'Angelo. Mentre però giudicavamo dell'effetto del tiro sui forti di Capua, il nemico incominciò a rispondere con tanta energia, che noi ci vedemmo a mal partito. Eravamo in divisa e quindi non potevamo ritirarci; ci dava noia, d'altra parte, di pigliarci gratuitamente una palla. Restammo lassù, fermi al posto, fin tanto che il fuoco scemò di forza.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]

Umberto