Sebbene il manifesto non vi avesse fatta allusione, la denominazione di Carabinieri Milanesi non giungeva nuova a Milano. L'aveva già usata nel 48, prima cioè che la caratteristica di carabinieri, nel senso che qui si intende, se l'attribuissero i genovesi, una compagnia, parimenti armata della carabina federale, che allora si caricava col martelletto, di un centinaio di giovani lombardi, fra cui si contavano chiari patrioti quali Francesco Simonetta, Enrico Besana, Carlo Prinetti, ora senatore del regno, Alessandro Antongini, Carlo Battaglia, Luigi Pedroli...
Io ero un fanciulletto allora, ma conservo ancora vivissima la memoria di quei carabinieri, così marzialmente belli sotto la elegante divisa di color verde scuro e il cappello piumato. E la conservo vivissima della brillante manovra, che essi, accasermati a Monza, eseguirono nel parco dinanzi a una scelta comitiva di dame, di amici, di parenti, accorsi a salutarli prima della loro partenza pel campo. |