Poco più in là il giovine Zecchini, trentino, è freddato sul colpo da una palla in fronte. Il caporale Antonio Mattei di Treviso, eletto più tardi deputato, ha trapassato un piede. Un urto violento ad una spalla manda me a rotolare nel fossato.
L'azione diventava sempre più calda e difficile per noi. Gli austriaci, dietro le cinte dei giardini e dentro le case, ci fulminavano spaventosamente. Pure l'ordine era di ripigliar Vezza; bisognava eseguirlo. Arrivati a poca distanza dal villaggio, ove sorge una cappelletta, ripariamo sotto un muricciuolo ad aspettare il primo e il secondo plotone, trattenuti dalle difficoltà del terreno. Sopraggiungono, insieme ad altri pochi bersaglieri guidati dai tenenti Morandi e Banfi : la mia tromba suona la carica, e ci slanciamo alla baionetta; la grandine di piombo degli stuzzen, l'uragano di mitraglia di due cannoni, fanno strage di noi: a pochi passi dalle case siamo ridotti a un drappello insignificante, e non abbiamo più cartucce.... |