Tutt'intorno si muoveva, inoltre, una miriade di piccoli esseri viventi: grilli cantarini, farfalle dalle morbide tinte, che passavano, come le api, di fiore in fiore, per succhiarne il tenue profumo; libellule, in agitazione d'amore.
Lavorava, quel maestro della lesina, senza le tante elucubrazioni, che fiaccano il fisico e turbano lo spirito delle menti dotte. Non aveva altra preoccupazione che quella d'accontentare la sua clientela. Al tramonto, sospesa ogni attivitą, rimaneva, in tranquillo riposo, dinanzi alla porta di casa sua, mentre i bambini giuocavano d'intorno, ed il fumo della pipa si disperdeva, a spira, nelle ombre della sera. Al suono dell'Avemaria si toglieva, devotamente, il cappello e si segnava. Alla domenica, in una fede mai scossa, andava a messa. Faceva, nei giorni di festa, una partita a boccia ed era felice. |