Grazie ancora: terrò il tuo libro a Suo perenne ricordo.
Non oso parlarti di conforto: ti auguro fraternamente che dal cielo la tua adorata compagna interceda affinché il Signore dia al tuo animo infranto un po' di rassegnazione..."
Colonnello Raffaele Alvino Roma
"Ho letto con immensa commozione tutto lo sfogo del vostro animo dolente e del vostro cuore sconsolato. Non oso tentare la minima parola di conforto. Anch'io, a distanza di un anno, ho pianto ancora e piangerò sempre Colei che fu compagna tenerissima a voi e amica sensibile e comprensiva per la mia anima fanciulla. Fu a Lei che il mio cuore diciottenne confidò i primi dolci palpiti e che dalla meravigliosa sua ingenuità trovò sempre conforto nei turbamenti giovanili. Sono ben diciotto anni ch'io più non toccai la dolce terra di Silvi e penso che non potrei più rivederla ora che il dolce angiolo della vostra casa non abita più la romantica villetta meta di tutta le nostre passeggiate... Più fortunata è stata Augusta che ha potuto per più d'una volta rivederla e viverle accanto e farle conoscere tutti i suoi affetti piccoli e grandi..."
Nipote Menina Montecchi Roma
"Tanto gradito mi è giunto il tuo libro, pieno di tanta tristezza e dolorosi ricordi. Sono rimasta tanto commossa alla lettura delle pagine in cui descrivi con tanto sentimento le sofferenze, l'amore santo sentito verso la più buona, la più angelica fra le creature. Non so dirti poi quel che ho provato nel rivedere l'immagine della tua Clarice, così bella come era in vita, che pare voglia parlare, voglia dire anche a me una parola buona, una parola di conforto. Ho baciato tanto il suo bel volto, gli occhi luminosi, dolci. Io la pregherò sempre e la invocherò come una santa, come invoco il mio angelo, anche lui volato innanzi tempo al cielo..."
|