Due forze, ancora una volta, si trovavano di fronte, con le loro alternative, le loro passioni: l'una, salendo dal regno oscuro del male, cercava d'avvolgere la vita con la potenza distruttiva di spiriti folli; l'altra, scendendo dalle musicali regioni di luce, si elevava, con l'angelica pietà, a valida generosa difesa.
Si riteneva da molti che la guerra fosse ormai finita per noi; che i Tedeschi, dinanzi al fatto nuovo, si sarebbero ritirati con tutta fretta a difesa delle loro frontiere; che l'Italia sarebbe tornata libera e tranquilla al suo lavoro. Così generalmente si credeva e si faceva festa. Ma molti non erano ancora tranquilli. La data dell'otto settembre, certo storica, capovolgeva tutta una situazione, della quale non era possibile pel momento, prevedere le conseguenze. |