Rendeva encomiabili servizi, con i suoi militi, nella polizia urbana, pur nei momenti più turbinosi ed oscuri, il Comandante Berardo Parmegiani. Non da meno appariva, nella sua attività, l'ufficio tecnico, diretto dall'ingegnere Aldo Boldrini, l'opera del quale risultava davvero preziosa, specialmente nello studio e nella costruzione dei ricoveri antiaerei, bene coadiuvato dal geometra Filippo Lucchese.
Anche nell'ordine dei medici e dei veterinari, dipendenti comunali, vi predominava comprensione, fermezza, zelo. Il dottor Giacinto Rossi, in continuo contatto con me, con la cooperazione del collega Nicola Albini, riusciva abilmente a salvare, dalla requisizione e dalla distruzione, il moderno e costoso materiale del modernissimo macello.
Riusciva a tenere lodevolmente il suo posto, nonostante le molte difficoltà e le molte altrui esigenze, l'ufficiale sanitario dott. Berardo Cancrini.
Non va neppure dimenticata l'utile prestazione del rag. Remo Scaccione, e quella dei salariati e degli uscieri tutti; tra i quali Guido Napolitani e Raffaele D'Agostino, che rimanevano al loro posto, senza scomporsi, come soldati in sentinella.
Mancava, in un certo momento, al servizio comunale, il Dott. Adolfo De Marco, ritiratosi, per malattia, a Tossicia. Chiamato, dopo la usufruita licenza, alla visita medica, per completare, come dalle disposizioni in vigore, la sua domanda di collocamento in aspettativa per ragioni di salute, era arrestato nell'ufficio del medico provinciale, per motivi politici.
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