I neri volatori apparivano pił feroci dei bianchi, le donne, non pił custodi e gioia della casa, pił dei neri in questa diabolica opera di morte.
Sinistramente terribile quella guerra, che si combatteva in nome di una civiltą, che rappresentava, invece, nel pił torbido egoismo, la pił crudele delle barbarie.
Appassionate considerazioni, che potevano sbocciare dai nobili indipendenti spiriti, ma senza alcun valore dinanzi alla demenza in atto del mondo.
La sera di quello stesso giorno ero ricercato, con ansia, dal Comando Generale tedesco, per esaminare insieme il fatto nuovo.
Supponeva, ammaestrato dall'esperienza, che a causa di quel comando, da ritenersi, su segnalazione delle spie, scoperto, quegli apparecchi sarebbero tornati, per continuare anche su la cittą i loro bombardamenti. Si poneva, quindi, urgente il dilemma: o la cittą doveva evacuare, o quel comando, con i servizi e le truppe, se ne sarebbe dovuto allontanare. La decisione sbocciava con immediata prontezza dal mio spirito agitato. Non sarebbe stata cosa facile, con la sua popolazione, con i suoi uffici, con le sue organizzazioni, far evacuare la cittą. Comunque, il problema, nei loro riguardi, non sarebbe stato neppure risolto rimanendo immutato, per essi, il pericolo delle bombe.
Consigliavo, di conseguenza, come era naturale, il trasferimento per altra sicura contrada. Fatte fallire, ad arte, le ricerche di locali in altri comuni della provincia, nei giorni successivi, e comando e uffici e truppe partivano per Rocca di Mezzo, provincia dell'Aquila.
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