Umberto Adamoli
NEL TURBINIO D'UNA TEMPESTA
(DALLE PAGINE DEL MIO DIARIO. 1943/1944)


Pagina 43
1-5- 10-15- 20-25- 30-35- 40-45- 50-55- 60-65- 70-75- 80-85- 90-95

[Indice]


     Mantenevano alto il prestigio tedesco i soldati di transito, diretti al fronte, che si presentavano robusti, vigorosi, aitanti; che si distinguevano dagli altri, anche per quella loro andatura sciolta, decisa, superbamente marziale. Pareva che nulla dovesse fare ad essi ostacolo, anche quando camminavano in cittą, per loro conto. Prepotenti come sempre, apparivano decisi nelle loro azioni, contro qualunque forza. Osservavano la consegna, sacra per essi, sino al sacrificio. Non accennavano mai a stanchezza, nč a sfiducia. Non disperavano, anzi fermamente credevano alla vittoria, di cui cantavano, nelle loro cadenzate vibrate marce, la poesia, la bellezza, la gloria.
     Si pensava, nel vederli e nell'ascoltarli, che quei soldati, dalle molte possibilitą, possedessero tutte le qualitą per vincere. Forse avrebbero vinto, se in contrapposto a quelle loro personali doti non vi fossero stati errori gravi, politici e militari, da parte dei loro troppo esaltati capi.

     Poca stima avevano dei soldati delle altre nazioni, che si reggevano come essi affermavano, soltanto in forza dei potenti mezzi meccanici, carri armati ed aeroplani, di cui disponevano. Si ritenevano, a paritą di condizioni, invincibili. Forse non esageravano, poichč avevano dato su i campi di battaglia splendide prove di capacitą e di valore. Comunque, avevano dimostrato come per la fanatica fede al loro capo e per l'amore alla loro patria, sapessero serenamente soffrire, combattere e morire.

     La guerra, certo, la sapevano fare. Gli sfollati, che giungevano dalle vicinanze del fronte abruzzese, pur nel loro odio, ne parlavano con molto rispetto. Dicevano e confermavano concordemente, che mediante stratagemmi ed abili spostamenti, erano capaci, anche se in pochi, di tenere in iscacco massicci reparti, per molto tempo.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]

Umberto