Umberto Adamoli
NEL TURBINIO D'UNA TEMPESTA
(DALLE PAGINE DEL MIO DIARIO. 1943/1944)


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     Facevano parte di quel personale, ed č doveroso, per la riconoscenza, farne qui il nome, Arnaldo Di Paolo, Carlo Di Felice, Luigi Di Marcantonio, Rosa Cesti, e le signorine, dalla gentile grazia, Dora Quartapelle, Silvia Filipponi, Anita Di Domenico ed Elsa Di Lodovico.
     A sostegno di alcune di queste affermazioni, in riferimento ad un santo dovere compiuto, trascrivo due lettere. Prima quella a me diretta dalle buone Suore Domenicane, conducenti con sč amorevolmente, nella dolorosa peregrinazione, molte orfanelle, affidate alle loro cure.
     Anime buone, che esprimevano in forma religiosamente gentile la loro gratitudine, i loro ringraziamenti, i loro auguri.
     Scrivevano:
     «Signor Podestą, le Suore Domenicane e infermiere di S. Caterina da Siena, unite all'Orfanelle di Pescara, ringraziano di cuore per la bontą paterna avuta a loro riguardo nella breve ed indimenticabile sosta fatta a Teramo.

     Ricambieremo tale caritą usataci, con la preghiera che insieme alle Orfanelle innalzeremo al Signore per la felicitą Vostra, della Vostra famiglia e dell'intera cittą di Teramo. Che il Signore voglia risparmiare la tanto ospitale cittą, che fa dimenticare agli sfollati le loro sofferenze.
     Forse non incontreremo pił tanta bontą come a Teramo.
     Vogliate estendere i nostri ringraziamenti a tutti gli Impiegati dell'Eca, che furono con noi solleciti e gentili.
     Inviamo i nostri ringraziamenti e vi ossequiamo.
     S. M. Rosaria Bontempo
     Non dissimile, nei sentimenti della riconoscenza, la lettera, che segue, scritta da persone di altra razza, di altre bibliche credenze.


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Umberto